luglio 12, 2018Nessun commento

Il Viaggio

Il viaggio ti pone di fronte alla realtà, a nuove realtà. Ti segna, ti insegna. Il viaggio è una continua scoperta di persone, nuovi luoghi ma soprattutto di te stesso. Il viaggio è un continuo fattore incognita. Momenti che ti tolgono il fiato, cibi che ti tolgono il respiro e riscopri sapori talmente diversi da quelli a cui sei abituato che ogni singolo ricordo di casa e ogni nuova scoperta prende valore. Il viaggio è fatto di incontri e credo che ogni incontro non sia casuale, ogni relazione, anche quella d’amore, ci offre la possibilità di scorgere lezioni da apprendere, di osservare noi stessi, le nostre dinamiche e superarle. Lungo il viaggio, quando inizi a lasciar scorrere le cose, ti accordi giorno dopo giorno di come tutto sia segnato.

Ho sempre pensato che nei viaggi la differenza la fanno le persone e ho scoperto che in effetti è propio così. Sono le persone che incontri, i viaggiatori che incroci, gli abitanti locali che ti rapiscono con le loro storie, le loro tante domande, ma soprattutto i loro sorrisi sinceri. Sono loro la grande scoperta di questo mio viaggio.
Lontana dalla tua comfort zone, dagli affetti, lontana dalla vita “comoda”, nonostante questo mi sono sempre sentita sicura, a mio agio, pronta per parlare con chiunque incrociasse il mio sguardo, spostandomi con trasporti locali, dove spesso non c’erano altri occidentali. Grazie al viaggio si ha la possibilità di conoscere i tanti esseri umani meravigliosi, con un cuore grande, che ci sono. Grazie al viaggio impari a fidarti degli altri, a lasciarti andare, nel viaggio e nella vita.
Il viaggio è una terapia per corpo, mente e anima e io questo lo sto vivendo sulla mia pelle.

Il viaggio è positività, gli imprevisti diventano meno insormontabili, si cerca di trovare il messaggio e il lato positivo in ogni situazione, anche le più difficili. Il viaggio è vivere di semplicità, spesso non riusciamo ed essere felici perché ci dimentichiamo completamente di ciò che conta davvero nella vita. Gli oggetti, il denaro ci danno una felicità che dura finché non abbiamo ottenuto quell’oggetto del desiderio; quando si viaggia si vive un’essenza semplice, fatta di piccole cose che si possono ritrovare anche nella vita di tutti i giorni. Un tramonto, un buon pasto, una parola scambiata con i tuoi compagni di viaggio (vita), una risata, un semplice sorriso, una doccia sotto la luna, questa è anche felicità.
Viaggiare è imparare a vivere il momento, siamo abituati a vivere nel passato e nel futuro, dimenticandoci però di goderci il presente, vivendo pienamente ogni singolo secondo ed emozione.

Viaggiare è imparare a dare valore anche alle piccole cose, a non dare niente e nessuno per scontato, viaggiare cambia l’importanza che solitamente si da alle cose e alle persone.
Viaggiare è vivere con pochi euro al giorno, quei pochi soldi che solitamente ci bastano solo per quelle solite abitudini quotidiane (un caffè, una birra, delle sigarette, un semplice giornale). Qualche euro in tasta e tanta meraviglia…e quello che si scopre e si vive è unico e indimenticabile…se potete viaggiate! 
Non immaginiamo quante opportunità e quanta vastità c’è lì fuori. Spesso si pensa che la realtà in cui si vive sia l’unica possibile, che non ci siano soluzioni alle cose, che tutto debba andare sempre nella stessa direzione e nello stesso modo.

Viaggiare significa cambiamento, significa aprire le porte al cambiamento, aprire le porte alla vita.

BUON VIAGGIO!

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aprile 22, 2018Nessun commento

Tutto pronto per il mio viaggio nel mondo

09/04/2018

The big day has arrived, and it is precisely in the last hours, before the departure for my journey in the world, that the thousand fears take over, the fears of not being up to par, the first trip over the ocean, in countries with a culture totally different. The idea of ​​leaving had passed through my head several times, but maybe I was not ready, maybe more were the fears, those of going out of the box, of having to disconnect from what they have always transmitted on stability and that maybe there apparently makes you feel safe. But after months of thoughts, of silence, I realized that I would lose more by staying here, still, to convince myself unnecessarily that starting is useless, that I am satisfied, that I do not need anything else; yes, I need more courage to stay still, doing nothing, without following my adventurous dream around the world. The society transmits us stereotypes punctuated by precise events over time: the school, the diploma, the degree, the first job, the permanent position, the marriage, the purchase of the house, the children, the wait for retirement. It is almost incomprehensible to think that not for all happiness is a manual matter, everyone lives and feels it differently and with different times, just listen to yourself.

The distance this time is so, and to separate me from the affections there are about 7000 km, this is perhaps the highest price to pay along the journey. But I decided to leave, and it is not a selfish act, but pure love. A journey that takes me away from home to know even more myself and to rediscover the beauty of the universe.

I believe that each of us is looking for experiences, through experiences in new environments we gain knowledge by coming into contact with different realities. The journey is a unique experience, it means getting in touch with the local culture, opening the doors to the other in a comparison of reciprocity, of humanity. In a space dedicated to self-care, where to host the desire to listen to look for an absolute dimension of well-being.

A "journey into the world" that will start from India, an experience capable of changing life, an opportunity to immerse yourself in a world apart, suspended between past and future, letting yourself be transported by the myriad of feelings and contrasting emotions that nature and the vibrations of these lands are able to unleash. India, a majestic land with many contrasts, where ancient traditions and a glance towards progress, but also economic development and sometimes very difficult living conditions are opposed to each step.

6 months from south to north. A journey by land, where to get to know the culture and get inside, crossing secondary roads, looking for things that tourists usually do not see. Moving with public transportation used by local people, hitchhiking, autorickshaw, walking routes. A journey to immerse yourself in nature, feel the vibrations, discovering, walking, venturing between the villages and the culture of the place. Visit the various ashrams, always keeping in touch with the spirituality, symbol of India, a journey based on the continuous knowledge of myself.

All without giving me precise times, letting myself be guided by intuitions without huge programs ... letting things flow, letting me be transported by events and also by unexpected events: choosing a place and starting from there, even before so many unknowns.

Ready for #TheWayOfWanderlust

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© 2019 Anna Baldassarre, All Rights Reserved.

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